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TRASH RADAR! The Nightmare Before Kissmas, la recensione

TRASH RADAR! The Nightmare Before Kissmas, la recensione

Anche un piccolo Grinch come me è sceso a patti con il fatto che Halloween se n’è andato e Natale, con le sue campanelle, fiocchetti e Mariah Carey scongelata dal suo sonno crinogenico, è ormai alle porte. E così, come dalle vostre cantine e soffitte stanno uscendo cartoni impolverati piene di decorazioni, arrivo anch’io per rinvenire una delle rubriche di Strega in Biblioteca che più si adatta a questo periodo dell’anno: il Trash Radar. Non che mi sia presa una pausa dal leggere libri tremendi consigliati su TikTok e Instagram, ma nessuna sirena è stata abbastanza ammaliatrice… fino a The Nightmare Before Kissmas di Sara Raasch.

Non l'eroe che vi serviva, ma quello che vi meritate: torna il TRASH RADAR!

Proprio sotto Natale, il bat-segnale del trash si è acceso. A Gotham (#BookTok) il crimine non dorme mai. Se non avete incrociato il capolavoro di cui sto per narrarvi, salvatevi. Fuggite sciocchi! O quanto meno, risparmiatevi 200 pagine di cringe estremo. Se avessi voluto leggere così tanti capitoli dedicati ad un protagonista, ovviamente pel di carota come me, che si lagnava con bassa autostima di quanto gli piacesse il ragazzo oscuro e tenebroso, mi sarei andata a cercare i diari segreti di quando avevo dodici anni. Perché questa sfilza di piagnistei e intrighi politici mal costruiti non è altro che il nuovo prodotto lanciato dal #BookTok, con copertina cartoonesca e titolo pop: The Nightmare Before Kissmas dell’autrice Sarah Paasch. Povero Tim Burton…

Se dobbiamo soffrire, almeno soffriamo insieme: la trama di The Nightmare before Kissmas

In un mondo in cui esistono i regni magici delle feste, gli intrighi politici per diventare i più grandi accumulatori di gioia senza che gli umani si accorgano di inferenze o perdano il loro credere nelle magie e atmosfere festive sono ovunque. Babbo Natale, o meglio, il re del Natale, è una specie di mafioso ricattatore fissato con la buona immagine della famiglia, mentre dietro le tende padre e figli sono ai ferri corti. Il principe del Natale si trova infatti coinvolto in uno degli schemi del padre: dovrà rivaleggiare con il principe di Halloween per la mano della principessa della Pasqua. Quante volte si può scrivere un titolo nobiliare reale prima di ricevere una chiamata da Buckingham Palace? 

Il plot twist? I due principi sono innamorati l’uno dell’altro, senza sapere, fino a quasi la fine del romanzo, di essere corrisposti. Sulla carta abbiamo un ottimo cocktail: mancanza di comunicazione, falso matrimonio, intrighi politici, I burn for you, un lieto fine con la promessa di un ritorno ancora più carico di emozioni. (Perché che fai, ti privi di lanciare l’amo per il sequel, già in produzione?)

Ma la messa in pratica? Non pervenuta. 

Quasi tutto il libro è incentrato sul cercare di mostrare le dinamiche tra regni, senza riuscirci. La voce narrante è piagnucolante, “sono veramente un pessimo amico, fratello, erede”, quando i personaggi con problemi reali restano sullo sfondo, a supporto di questa lagna. Quando sembra che il nostro protagonista si sia finalmente dato una svegliata, eccolo che trova un altro motivo per lamentarsi. Non esattamente il genere di vibes che cerco da una lettura leggera e divertente. Il lieto fine è regalato ai due principi, tutto sembra sistemarsi per il meglio, ma invece che dare una conclusione più completa (o quanto meno risolvere le questioni politiche su cui tante parole sono state spese, ricordiamo, inutilmente), l’autrice ha preferito dare spazio per un sequel, che vedrà un certo leprecauno, l’erede di San Patrizio, alle prese con un certo qualcuno del regno del Natale. E ovviamente avremo in pasto ulteriori sotterfugi, intrighi e macchinazioni che potrebbero mandare le feste in rovina. 

The Nightmare before Kissmas è pur sempre un libro amato dal #BookTok e non può esserci un libro acclamato dal #BookTok senza dello spicy. Forse la magia del Natale ha operato almeno su questo versante, dove la rappresentazione LGBT+ non è problematica o performativa. Un lato positivo di questo disastro di libro.

Alla prossima avventura, quando recupero i neuroni persi...

Il mio lavoro qui è finito!

Voce fuori campo: ma non hai fatto niente!

Esatto.

Anche questa volta, il Trash Radar di Strega in Biblioteca è qui per smascherare l’hype come un cattivo di Scooby-Doo. Ma non temete, amanti del romance a tema Natalizio: quella innevata è la stagione preferita dei libri-coccola. O dei gialli. C’è qualcosa nella neve che ispira omicidi. Insomma, il Trash Radar ricomparirà presto su questi schermi. Ma se nel frattempo non sono riuscita a dissuadervi dalla lettura, e ho anzi aumentato la vostra curiosità, The Nightmare before Kissmas vi aspetta in lingua inglese (con speranze e preghiere che i traduttori italiani diano precedenza a altro).

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