Recensione dal Torino Film Festival: The Summer Book di Charlie McDowell
Tra i film più attesi al Torino Film Fest anche a The Summer Book di Charlie McDowell, tratto dal romanzo di Tove Jansson. Nel cast l’iconica Glenn Close, nel ruolo della nonna protagonista, insieme a Anders Danielsen Lie e alla piccola scoperta Emily Matthews. Il film è presentato al festival cinematografico nella sezione fuori concorso e sarà distribuito a partire dal prossimo Gennaio 2025, non c’è ancora una data prevista per l’uscita in Italia.
Un film sul passaggio delle stagioni, dalla vita alla morte
Ispirato al romanzo di Tove Jansson, The Summer Book è un quadro cinematografico delle isole finlandesi in cui il ciclo delle stagioni incontra perfettamente quello della vita e della morte. I paesaggi naturalistici e rurali, fanno da sfondo all’estate di Sophie, insieme alla nonna e al padre: in casa si parla di tutto tranne che della morte della madre, nonna e papà sono attenti a crescere la ragazzina nel modo migliore. Entrambi fanno attenzione a educarla forte e innamorata della vita all’aria aperta, valori che loro stessi a volte tendono a dimenticare. Sophia è una bambina che ha conosciuto il ciclo della vita troppo presto, la morte della madre ha travolto la sua famiglia eppure non dà segni di sofferenza per la mancanza materna. Con lei c’è un’incredibile nonna – senza nome – che con bastone alla mano e piedi scalzi nel muschio ogni giorno l’accompagna alla ricerca delle meraviglie che la loro isola offre.
Nonna Gleen Close è una figura forte e imponente, che sente il peso degli anni sulla schiena ormai ricurva. Attende pazientemente il momento della sua dipartita ma non prima di aver preparato il figlio e la nipote ad affrontare la natura come l’ha affrontata lei quando era una giovane scout. Le rughe sul volto sono simbolo di una vita ricca di esperienze, conoscenza profonda che si limita a poche ma saggie parole per esprimersi. Il legame intrinseco con la natura dell’isola si riflette nelle conversazioni intime e personali tra nonna e nipote, rendendo così The Summer Book un racconto familiare delicato e travolgente.
Glenn Close protagonista assoluta di The Summer Book
Si parla ancora una volta della straordinaria attrice Glenn Close che negli ultimi anni sta regalando personaggi diversi e interessanti, continuando a dimostrare la sua versatilità. A questi si aggiunge anche la nonna di The Summer Book. Una nonna robusta, tranquilla davanti una tempesta e capo saldo di una piccola famiglia che ha cura di lei e dei suoi racconti.
Gli sguardi della nonna sono tutti rivolti alla giovane nipote Sophia che ricambia affettuosamente con domande e abbracci, uno scambio continuo tra passato e presente, tra la vita e la morte incombente. Ancora una volta lo scambio tra l’estate all’inverno, che vicendevolmente si scambiano di posto di volta in volta.
Il ciclo di vita e morte si realizza in maniera sofisticata e tenera nel film di Charlie McDowell, accompagnando lo spettatore tra panorami tra i fiordi nordici, la vita lenta in una casa senza elettricità e i ricordi della giovinezza e delle avventure che furono. Sono quei ricordi di una vita che ormai sembra lontana a mantenere viva la curiosità e la voglia di fare in Sophie: è la nonna che le permette di restare ancora bambina, mentre la depressione latente del padre la costringe a mantenere un tono più adulto e preoccupato nei confronti del genitore rimasto. Emily Matthews incarna perfettamente l’occhio vispo e titubante di chi sta crescendo ma ha paura di farlo e nel mentre apprende quanto più possibile dai racconti della nonna e dai disegni del padre.
The Summer Book il ciclo di una vita
Il golfo finlandese è lo sfondo ideale per i consigli e i saggi racconti della nonna. Il tramutare delle stagioni è visivo e fotografico, perfettamente in linea con la narratività dell’estate di Sophia: da una parte si sciolgono i ghiacciai per dare spazio alle giornate estive, dall’altra la vecchiaia e la saggezza di una vita si fanno porta voce di messaggi incoraggianti e importanti per la giovinezza fiorente. Muore una cosa e nasce l’altra: è un ciclo semplice, che conosciamo già, che in The Summer Book unisce e accosta la vita rurale di una quotidianità ormai perduta alla poetica più sincera e delicata che non smette mai di emozionare e stupire.