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Sul lato selvaggio di Tiffany McDaniel, la recensione

Sul lato selvaggio di Tiffany McDaniel, la recensione

Sul lato selvaggio di Tiffany McDaniel è un romanzo thriller uscito nelle librerie italiane nel 2020, prima edizione a cura di Atlantide. É seguita l’uscita dell’edizione economica Blu Atlantide a marzo 2023.
Tiffany McDaniel è un’autrice molto amata dai lettori italiani per le sue storie originali, intrise di una vena cruda e supportate da una scrittura esatta e magistrale, che scava sempre nel lato oscuro della realtà.
Sul lato selvaggio è un romanzo travolgente: impossibile non rimanerne affascinati, colpiti e anche feriti dalle vicende trattate. I suoi temi principali sono la tossicodipendenza e la prostituzione. Lasciandosi trasportare dal magnetismo della scrittura, si rimane coinvolti direttamente in un processo di riflessione interiore. Non si può rimanere indifferenti e girare le pagine senza provare ogni volta un sussulto al cuore. Sono sicura che, una volta chiusa l’ultima pagina, il lettore rimarrà affascinato e sconvolto dal finale, che gli lascerà un gusto amaro in bocca ma non gli impedirà di apprezzare profondamente questo capolavoro della letteratura contemporanea.

Di cosa parla Sul lato selvaggio

La trama di Sul lato selvaggio si svolge a Chillicothe, una piccola cittadina dell’Ohio. In un contesto di degrado, in una casa spoglia di ogni calore familiare, vivono Arc e Daffy, due sorelle gemelle. I genitori di Arc e Daffy sono entrambi tossicodipendenti, insieme alla zia. L’unica figura positiva, per le due
sorelle, è nonna Keith, che insegna loro come far fronte alle situazioni di  degrado e violenza che si ritrovano ad affrontare ogni giorno, rendendo “bello” il “lato selvaggio” dell’esistenza. Secondo nonna Keith, infatti, la realtà della vita è composta da due facce della stessa medaglia: il lato bello e il lato selvaggio. Ovviamente Arc e Daffy vivono sul secondo lato, il più difficile e incomprensibile per le menti di due bambine; eppure, secondo nonna Keith, il riscatto esiste: risiede nel potere dell’immaginazione.

Quando nonna Keith viene a mancare, la vita delle due sorelle non sarà più la stessa. A narrare la loro storia è Arc, che pagina dopo pagina ci trascina nella profonda discesa negli inferi della tossicodipendenza. Come si può vivere una vita differente? Spezzare le catene familiari e imboccare un’altra strada? Le due piccole sorelle, una volta cresciute, intraprenderanno la stessa strada dei genitori e della zia. Noi lettori siamo testimoni di un’America che non è esattamente quella che viene raccontata dai più. L’America del degrado, della povertà, del dolore. L’America della corruzione, della falsità, degli
“ultimi della società” e del senso di indifferenza che gravita intorno ad essi.

Le "Sei di Chillicothe", il giallo irrisolto

Sul lato selvaggio si ispira a un fatto di cronaca nera realmente accaduto a Chillicothe nel 2014. Chillicothe, Ohio, Stati Uniti d’America. In questa piccola cittadina di 20mila anime, è avvenuto un caso di cronaca nera che ci fa ricordare il terribile Jack Lo Squartatore, serial killer che adescava e uccideva le
prostitute nella Londra vittoriana di fine 1800, di cui però nessuno è mai riuscito a trovare la vera identità. Se si parla dell’epoca vittoriana ci viene facile pensare che si sapesse benissimo chi fosse l’assassino in questione, ma che per ragioni puritane, sul caso si fosse supposto molto, ma nulla di certo fosse stato rinvenuto, oppure reso pubblico. Jack Lo Squartatore divenne comunque leggenda: ricordo che la prima volta che andai a Londra mi stupii del fatto che si fosse addirittura convertito in “un’icona del brivido”, tanto da dedicargli tour guidati de “I luoghi di Jack Lo Squartatore”, gadget di ogni tipo e, se non erro, anche l’effige di un pub, oltre che il celebre film che tutti ricordiamo perché interpretato da un affascinante Johnny Depp.

É passato ben più di un secolo da quella Londra vittoriana puritana e omertosa, ma a quanto pare le “belle abitudini” non sono state abbandonate. Se non fosse stato per “Sul lato selvaggio” di Tiffany McDaniel, probabilmente avrei continuato a ignorare l’esistenza di queste sei prostitute scomparse, uccise e
abbandonate in circostanze scabrose. Ciò che le accomunava era la dipendenza da droga. Si dice che siano state uccise in seguito a mix letali di droga o a un colpo in testa. Insieme alle “Sei di Chillicothe”, si verificarono altre sparizioni nelle cittadine confinanti di Portsmouth e Columbus. Il caso non è mai stato
risolto e purtroppo archiviato con scarsa informazione dei media.
Tiffany McDaniel ha voluto rendere giustizia a queste donne, dedicandogli il libro. Sulla pagina che precede il capitolo primo scrive:
“Questo libro è dedicato alle Sei di Chillicothe:

Charlotte Trego
Wanda Lemons
Timberly Claytor
Shasta Himerlick
Tameka Lynch
Tiffany Sayre
Non siete state dimenticate.
Che possa esservi resa giustizia.”

Sul lato selvaggio, cosa ne penso del thriller di McDaniel

La vita di Arc, Daffy, la madre e la zia, potrebbe essere la vita di qualunque donna precipitata nel vortice della tossicodipendenza da eroina. Leggendo Sul lato selvaggio rimaniamo profondamente feriti in quanto l’autrice è stata talmente brava a caratterizzare le emozioni e il vissuto dei personaggi, che finiamo per identificarci con loro. Ovviamente non si tratta di un libro con cui alleggerirsi la giornata e da leggere sotto il solleone di agosto, spiaggiati e rilassati. C’è chi potrebbe farlo, ma penso che questo libro vada preso molto sul serio e letto con attenzione e consapevolezza ben lubrificate. 

 

Tiffany McDaniel, come ama lei stessa affermare, ha lanciato un sasso che ci ha raggiunti. Ho letto diverse recensioni che affermano che questo non è un libro per persone sensibili. Io invece affermo un’altra cosa: Sul lato selvaggio ci “risveglia” la sensibilità e l’empatia, soprattutto verso le persone che vivono una condizione di degrado. Sento spesso opinionisti che accusano ingiustamente chi soffre di dipendenza da droga. Beh, Tiffany McDaniel ci insegna a non fare di tutta l’erba un fascio. Purtroppo alle spalle di queste persone ci sono famiglie disfunzionali, vissuti di violenza e tanto, tanto dolore. Non voglio rivelare troppi dettagli del libro, ma ci tengo a farvi riflettere, con un’ultima domanda che chiuderà questo articolo: chi è più “sporco”? Un tossicodipendente o un uomo politico che ha raggiunto i vertici di autorità e prestigio, ma con un passato da pedofilo? Spero che questo libro vi faccia rivalutare il concetto di “pulizia” e di umanità.

Tiffany McDaniel, due parole sull'autrice

Tiffany McDaniel e` una scrittrice e visual artist statunitense nata in Ohio nel 1985, di origine parzialmente nativo-americana. Ha esordito con il romanzo rivelazione L’estate che sciolse ogni cosa – libro definito “demoniaco” diventato di culto per folle di lettori negli Usa e in Gran Bretagna – a cui hanno fatto seguito Il caos da cui veniamoSul lato selvaggio, la raccolta di poesie Queste voci mi battono viva, tutti editi in Itaia da Atlantide. Tra i premi internazionali vinti con il romanzo Betty (2020) ricordiamo: Prix du roman Fnac 2020, Prix America du meilleur roman 2020, Roman étranger préféré des libraires – Palmarès Livres Hebdo 2020, Prix des lecteurs de la Librairie Nouvelle de Voiron, Prix des lecteurs des librairies Attitudes, Prix des Libraires du Québec. 
In un’intervista per ThrillerNord, Tiffany McDaniel ha rivelato: “Per undici anni i miei scritti sono stati rifiutati dagli editori con la motivazione che li consideravano troppo cupi e comunque troppo rischiosi da pubblicare.” Ad oggi possiamo ritenerci tutti molto fortunati, perché coloro che hanno creduto nella penna di McDaniel ci hanno permesso di leggere romanzi che scavano nelle tane più tortuose della natura umana, dando alle stampe un’autrice che è già una romanziera di culto per la narrativa americana. 

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