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L’Ultimo Mago: la recensione del primo libro di The Last Magician
Amanti dei viaggi nel tempo, state cercando una storia ricca di colpi di scena, azione e personaggi dalla moralità grigia? Magari una che vi trasmetta le stesse vibes della nota dilogia dark fantasy Sei di Corvi e che al tempo stesso vi intrattenga come The Umbrella Academy? Strega In Biblioteca ha il libro che fa per voi!
Uscito in Italia per Mondadori lo scorso 21 gennaio, L’Ultimo Mago di Lisa Maxwell è il primo volume della saga The Last Magician. In un intreccio di linee temporali e personaggi variegati, si dipana un’avventura coinvolgente e ricca di misteri, che vi trasporterà nella pericolosa e magica New York dei primi anni del Novecento.
Rubami la luna, ragazza!
L’Ultimo Mago, Lisa Maxwell
L'Ultimo Mago: la trama
Nella New York del ventunesimo secolo la magia è tutt’altro che sparita. Solo che gli ultimi maghi rimasti – i Magi – preferiscono vivere nell’ombra e nascondere le proprie doti. Se uno di loro entra a Manhattan finisce intrappolato dentro i confini della Faglia, una barriera di energia oscura che li trattiene sull’isola. Oltrepassare quel confine significa per loro perdere i poteri, e spesso anche la vita. Esta è una ladra abilissima, addestrata a rubare artefatti magici e dotata di una capacità unica: può manipolare il tempo e impadronirsi di ciò cui mira anche nel passato, prima ancora che l’Ordine, la sinistra setta che ha creato la Faglia, si accorga della sua presenza. Ora si appresta a compiere la missione decisiva: deve tornare al 1902 per trafugare l’antico Libro che contiene i segreti dell’Ordine (e della Faglia) prima che venga distrutto, condannando così i Magi a un futuro senza speranza. Ma la vecchia New York è un mondo pericoloso, governato da bande di delinquenti e società segrete, in cui l’aria stessa crepita di magia. Nulla è come sembra, neppure i maghi. E per Esta salvare il proprio futuro potrebbe voler dire tradire l’intero passato.
Dal sito di Oscar Mondadori
Magia, occultismo, alchimia e teurgia
Sulla Bowery, non era sempre una questione di buoni e cattivi. Spesso era questione di cosa potevi accettare. Di cosa – o chi – eri disposto a sacrificare pur di sopravvivere.
L’Ultimo Mago, Lisa Maxwell
Al mondo, chi nasce Magio, ha una naturale predisposizione verso la magia: le perone normali pensano che con questo termine si indichi la manipolazione degli elementi naturali, ma i Magi sanno che si tratta di qualcosa di ben più complesso. Forse è per questo che l’Ordine vuole contenerli con la Faglia e farli sparire. Ma non solo le persone detengono l’utilizzo della magia.
È un libro che segna l’inizio di L’Ultimo Mago; anzi, è il Libro. L’Ars Arcana contiene tutti i segreti della magia: l’Ordine lo vuole per fermare la magia, i Magi lo vogliono per essere finalmente liberi. Esta viene mandata a recuperarlo perché possederlo significherebbe vincere la guerra silenziosa che infiamma tra le strade di New York. Ma il Libro non è l’unico artefatto magico a cui fa riferimento Lisa Maxwell.
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Per esempio, per aiutarsi a viaggiare nel tempo, Esta utilizza un bracciale speciale chiamato Chiave di Ishtar, che le permette di saltare tra una fascia temporale e l’altra. Per creare questo manufatto, Lisa Maxwell si è ispirata a Ishtar che, nella mitologia babilonese, era la divinità dell’amore e della guerra, e a cui erano dedicate le otto porte di Babilonia. Passando dall’occultismo egizio, si vanno a sfiorare riferimenti all’alchimia e alla teurgia, materie più affini all’Ordine, perché considerate delle forme di magia controllate, generate dall’uomo e non dall’ambiente circostante.
I personaggi di L'Ultimo Mago: fuori dall'ordinario e fuori dagli schemi
Muta le penne più spesso che puoi, e la vittima non riconoscerà l’uccello.
L’Ultimo Mago, Lisa Maxwell
La protagonista de L’Ultimo Mago è Esta, una ladra dei nostri tempi che, grazie alla sua abilità di viaggiare nel tempo, riesce a portare a termine furti anche considerati impossibili. Con una lingua tagliente, uno spirito d’osservazione e una capacità di adattamento eccezionali e tanta testardaggine, Esta è quel genere di protagonista che quasi ti costringe a seguire le sue vicende. La sua, però, non è l’unica voce presente. Tra gli altri protagonisti di L’Ultimo Mago, infatti, abbiamo Harte Darringan e Dolph Saunders.
Harte è un illusionista, un prestigiatore, un Mago che si nasconde sotto la luce dei riflettori. È un bugiardo professionista, forse anche un grandissimo opportunista. Ed è anche l’uomo che Esta deve fermare, perché secondo i resoconti storici, Harte ruberà il Libro e lo farà sparire. Dolph è il capo di una banda di Magi che opera a New York. Dopo la tragica morte della moglie Leena, causata dalla Faglia, è diventato un uomo duro e ossessionato dal Libro, qualcuno che è meglio non farsi nemico e del quale non perdere la fiducia. È un po’ la versione adulta di Kaz Brekker, se come dettaglio può interessare.
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Ma i personaggi de L’Ultimo Mago non finiscono qui: abbiamo Viola Vaccarelli, una burbera ma leale ragazza italiana con l’abilità di colpire sempre il bersaglio a cui mira e una storia familiare complessa, segnata dalla ricerca dell’indipendenza personale e dai valori tradizionali. Jianyu Lee è la spia di Dolph, un ragazzo in grado di usare la luce per creare un effetto ottico che lo renda invisibile, e che utilizza i segreti (non solo dei nemici) come moneta di scambio. Il giovane Nibsy Lorcan, un ragazzo occhialuto e bassino, innocuo a un primo sguardo, è il braccio destro di Dolph, ed è dotato di un’abilità che lo aiuta a prevedere le potenzialità delle scelte prese da una persona.
Una storia corale ben gestita
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Lisa Maxwell si è dimostrata abile nel gestire la coralità dei suoi personaggi. L’Ultimo Mago, infatti, è un libro in cui i punti di vista si alternano, e sebbene quelli di maggior rilievo siano tre (Esta, Harte, Dolph), non mancano quelli appartenenti ai personaggi secondari. Dedicando qualche pagina a ciascuno di loro, la Maxwell è stata in grado di delineare in poco spazio i loro contorni, donando loro una gradita tridimensionalità.
A seconda del punto di vista, i personaggi mostrano la loro percezione della realtà ed è molto interessante vedere come l’opinione che i personaggi nutrono l’uno per l’altro cambi a seconda degli occhi di chi guarda. Per esempio, nei capitoli a lui dedicati, Dolph è un eroe caduto in disgrazia, qualcuno che per proteggere la sua famiglia farebbe qualsiasi cosa. Nei capitoli di Harte, invece, Dolph è solo un boss spietato che ha perso la retta via da molto tempo.
Ciliegina sulla torta, anche uno dei membri dell’Ordine ha la possibilità di raccontare la sua storia: si tratta di Jack, uno degli eredi della famiglia Grew, caduto in disgrazia, dopo una proposta di matrimonio fallimentare in Grecia, e alimentato da una cocente voglia di rivalsa e un altrettanto pericoloso rancore. Insomma, L’Ultimo Mago è senza ombra di dubbio un libro che sa intrattenere non solo con la sua storia, ma anche con la varietà dei suoi personaggi.
Tutta la sua vita era stata una grande fuga. Evadere da quella città-prigione non sarebbe stato poi così diverso.
L’Ultimo Mago, Lisa Maxwell
L'Ordine, il vero agente del caos
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COSÌ IN ALTO, COSÌ IN BASSO: è questo il motto dell’Ordine, parole attribuite a Ermes Trismegisto, mitica combinazione tra il dio greco Ermes e quello egizio Toth, nonché mitico fondatore dell’ermetismo. L’Ordine è una società segreta che si occupa del controllo e dell’eradicazione della magia. Ha origini lontane, che hanno segnato segretamente la storia del mondo, come per quanto accadde durante l’epoca del Disincanto – termine con cui i Magi definiscono la caccia alle streghe che flagellò soprattutto il territorio europeo.
È grazie all’Ordine se esiste la Faglia, una barriera invisibile che impedisce ai Magi di lasciare New York. Per l’Ordine è una misura precauzionale: i Magi sono pericolosi, perché grazie ai loro poteri si approfittano delle persone normali. Bisogna controllarli. Eppure, si tratta di una società apparentemente ben organizzata, attratta dalla magia tanto quanto ne è disgustata.
Non è una sorpresa, dunque, che negli stessi ranghi dell’Ordine la stabilità vacilli, un fattore in netta contrapposizione con la fiducia che si va a creare tra i membri delle bande di Magi. L’Ordine è segnato da vecchie rivalità, voglia di progresso e di rivalsa. L’agente del controllo ne ha meno di quanto avrebbe sperato.
[…] tutti loro volevano disperatamente che la magia esistesse. Volevano credere che lì fuori ci fosse qualcosa più grande di loro; bastava che quel qualcosa potesse essere controllato dalle persone giuste.
L’Ultimo Mago, Lisa Maxwell
L'Ultimo Mago: del tempo ben utilizzato
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L’Ultimo Mago per svilupparsi si prende – ironicamente – il suo tempo, ma Lisa Maxwell, con un fine dosaggio di azione e colpi di scena, riesce a tenere alta l’attenzione dall’inizio fino alla fine. Una nota di merito va anche allo stile utilizzato dall’autrice, descrittivo ma scorrevole. Nonostante per l’appunto vengano utilizzate molte descrizioni, c’è un limitato uso di info-dump e i segreti del mondo magico vengono svelati senza alcuna fretta.
L’Ultimo Mago è stato pubblicato per la prima volta in lingua originale nel 2017, e come tale è un romanzo che a tratti segue la corrente di altri fantasy young adult pubblicati nello stesso periodo. Non è un libro perfetto, ma sta invecchiando davvero molto bene. Di certo è una storia originale e che, se iniziata, vale la pena continuare.
Attenzione però. È cosa risaputa: non si scherza con le leggi del tempo, a meno che non si voglia andare incontro alle conseguenze.
Cercare di trovare lo strato di tempo giusto era un po’ come far scorrere le pagine di un libro. A volte riusciva a cogliere frammenti di ciò che ciascuno strato conteneva.
L’Ultimo Mago, Lisa Maxwell