BEST SELLER
Lolly Willowes: un romanzo sull’emancipazione femminile

Lolly Willowes: un romanzo sull’emancipazione femminile

Lolly Willowes o l’amoroso cacciatore di Sylvia Townsend Warner, un romanzo pubblicato per la prima volta nel 1926, narra vicende che escono fuori dal panorama tipico del dopoguerra, arrivando fino a toccare temi che sono ancora caldi come tizzoni ardenti. È la storia di una figlia, una sorella, una zia, una strega, ma è anzitutto la storia di una donna desiderosa di poter vivere libera dalle catene della società e dalle aspettative della sua famiglia. Lolly Willowes è un romanzo sull’emancipazione femminile in un mondo dove, dopo ben 99 anni dalla sua pubblicazione, l’indipendenza non è ancora la normalità.

Sebbene ricolmo di metafore ardite ed elementi interessanti, la particolarità e la calma della narrazione lo rendono un libro bizzarro che può suscitare pareri contrastanti. Malgrado ciò, il personaggio di Lolly e la trama del romanzo, con tutti i suoi riferimenti ben celati e le scene indimenticabili, hanno avuto l’abilità di stregarmi.

Lolly Willowes e la prigionia imposta dalla società

Lolly, o Laura, Willowes è una donna benestante e solitaria della campagna inglese che in seguito alla morte del padre dovrà trasferirsi a casa del fratello maggiore. Sola e senza marito sarà costretta a mettere da parte i suoi desideri in favore del volere dei suoi famigliari. Laura diviene presto “zia Lolly”, osannata dai nipoti, eppure considerata poco più di un soprammobile. Un nome che pesa come un macigno, un diminutivo che non ha mai accettato fino in fondo e che rappresenta il cambiamento forzato, la sua prigionia dovuta a convenzioni sociali a cui uniformarsi.

Lolly Willowes è un essere immutabile, una presenza costante e scontata nella vita delle persone che la circondano. Detesta la sua esistenza e desidera in silenzio una vita diversa, una vita da condurre da sola. Un turbamento sinistro la invita a lasciare tutto e a rispondere al richiamo che la scompiglia ogni anno e così decide di fare.

Johann Heinrich Füssli, Le tre streghe, 1783, olio su tela, cm 65×91, Kunstahaus, Zurigo

Da zia a strega, la campagna inglese e il ruolo della Natura

Lolly abbandona la vita che ha sempre conosciuto e si trasferisce in campagna, lontana dalle richieste insistenti dei suoi famigliari e dal senso di oppressione che minacciava di soffocarla. Tuttavia, non tarderà a cedere al richiamo del Demonio, il Principe delle Tenebre. Non può non presentarsi sotto le sembianze di un innocuo gatto che Lolly accoglierà senza troppe remore.

La natura ha un ruolo essenziale nella storia di Lolly: la chiama e l’attira a sé con i suoi movimenti sinuosi e cambiamenti effimeri. La magia praticata dalla protagonista è strettamente correlata al posto che ha rappresentato la sua liberazione, Great Mop. Il cambiamento avviene proprio nel negozio di un fioraio, dove l’odore delle piante che lo infestano risveglia il suo desiderio. La natura la trascina e la libera, conducendola nelle braccia del Principe delle Tenebre, il diavolo in persona. Una figura ambivalente, ma estremamente diversa dall’immaginario comune.

“Quel turbamento non aveva attinenza con la sua vita. Saliva dal terreno con l’odore delle foglie morte: la seguiva per le strade all’imbrunire, sorgeva innanzi a lei alla vista della luna alta nel cielo. «Adesso! Adesso!» diceva, e niente più. Sembrava che la luna avesse strappato le foglie dagli alberi per poterla fissare più imperiosa. A volte Laura cercava di spiegarsi il proprio malessere dicendosi che stava invecchiando, e che l’anno che moriva le rammentava la sua stessa morte. Si paragonava a una ghianda che matura, e nei giorni e nelle notti autunnali e senza vento sente la terra attirarla a sé con forza sempre maggiore. L’immagine era molto poetica e appropriata, ma non spiegava ciò che lei sentiva. Non era smodatamente ansiosa né di vivere né di morire: perché allora l’ansia la straziava?”

Lolly Willowes, Sylvia Townsend Warner

Cornelis Saftleven, Sabba delle streghe, 1650, olio su tavola, cm 54×78, Art Institute Chicago

Strega o donna libera?

La stessa Lolly Willowes spiega al lettore come il ruolo della strega non sia quello di aiutare, ma di ottenere una vita che le appartiene, un’esistenza priva di catene e vincoli. Essere una strega vuol dire mostrare disprezzo nel fingere che la vita sia piena sicurezza, palesando passione per l’avventura. La figura della strega narrata tra le pagine di questo libro non ricalca l’immaginario comune, bensì si preoccupa di utilizzarla come una metafora legata all’emancipazione di Laura. Il suo potere si sprigiona con l’arrivo a Great Mop e viene approfondito man mano con il proseguimento della lettura.

“«Oh, Satana! Perché mi spingi a parlare quando conosci già tutti i miei pensieri?» 

«Lo faccio perché li conosca tu».”

Lolly Willowes, Sylvia Townsend Warner

Jean-François Portaels, La strega, 1840-1895, olio su tela, cm 82×116

Ogni parola scritta in questo libro è intrisa di significato e potenza, tanto da diventare indimenticabile. Se la prima metà può risultare lenta e prevedibile, il cambio di rotta che prende il resto del libro non farà che catturare la vostra attenzione e attrarvi con tutti gli elementi bizzarri che rendono la lettura scorrevole e particolare. Lolly Willowes è un romanzo sull’autodeterminazione femminile e sull’oppressione delle donne, perseguitate dalle norme sociali, che le imprigionano e limitano. Questa è una storia profondamente personale e moderna. La scrittura dell’autrice ha l’abilità di far penetrare ogni singola parola nella mente di chi legge, rivestendo i temi affrontati di una patina magica, quasi eterea. È la lettura perfetta per chi è alla ricerca di un libro che spinga a riflettere, ma anche per chi desidera un romanzo dalle atmosfere ammalianti e singolari.

“Le donne lo sanno di essere dinamite, e non vedono l’ora che si verifichi l’esplosione che renderà loro giustizia.

Lolly Willowes, Sylvia Townsend Warner

Se avete amato l’ambivalenza presente nel romanzo Le Streghe di Manningtree di A. K. Blakemore e le atmosfere oscure e paludose che fanno da protagoniste in I Demoni di Wakenhyrst di Michelle Paver allora non riuscirete a staccarvi dalle pagine di questo romanzo e ne uscirete cambiate e più consapevoli del mondo che vi circonda.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *