BEST SELLER
La figlia del re dei pirati, la recensione

La figlia del re dei pirati, la recensione

Il 18 luglio 2023 è uscito nelle librerie italiane per Oscar Vault La figlia del re dei pirati, prima pubblicazione dell’autrice statunitense Tricia Levenseller, capitolo iniziale di una trilogiaIn Italia è arrivato, prima di La figlia del re dei pirati, nonostante quest’ultimo sia stato scritto precedentemente, il suo romanzo Le ombre tra di noi, pubblicato sempre dalla Oscar Vaul di Mondadori, che ha attirato moltissimo giovane pubblico. La figlia del re dei pirati ha immediatamente destato l’interesse degli amanti del genere marinaresco, presentandosi come un romanzo irrinunciabile per gli appassionati della saga I Pirati dei Caraibi. Le promesse fatte saranno state rispettate? I fan dei pirati devono correre in libreria per un libro irrinunciabile oppure starsene alla larga per evitare una delusione? Scopriamolo insieme tramite la mia opinione.

La figlia del re dei pirati, la trama

Alosa Killigan è una corsara testarda, infallibile e spietata. Ma soprattutto è la figlia del re dei pirati, letteralmente l’uomo che indossa la corona del mare e che ha giurisdizione su tutti i corsari che solcano le acque. Alosa pare essere l’unica persona che gli stia a cuore e questo significa che è anche l’unica persona in grado di convincerlo a pagare un lauto riscatto per riavere indietro la figlia. O almeno questo è ciò che pensa la ciurma del pirata Draxen che, attaccata la nave di Alosa, la fa prigioniera. Riden, secondo di Draxen, è il nome del pirata che la sbatte in una cella, interrogandola per scoprire quanti più segreti sulla sua posizione e sui piani di suo padre. Ma Alosa è un osso duro e potrebbe nascondere molti più segreti di quanto Riden possa immaginare. Ed è pronta a tutto pur di conservarli e di raggiungere il suo obbiettivo. 

PIrati sexy, protagoniste perfette e... non molto altro

La figlia del re dei pirati in poche pagine dimostra già la sua natura: un romance con sfondo piratesco. In effetti a reggere la baracca è proprio il rapporto tra Alosa e Riden, che segue il tipico arco narrativo dell‘hate to love tanto caro a noi lettrici e lettori appassionati di storie d’amore travagliate e divertentissime. E travagliati e divertentissimi Alosa e Riden lo sono di certo! Con i bisticci di quei due è impossibile annoiarsi. In generale, La figlia del re dei pirati è un libro che concede molto poco alla noia. In continuo movimento dinamico, nonostante si svolga quasi interamente a bordo di una nave, ogni capitolo ti fa venire voglia di voltare pagina per scoprire quali dispetti si faranno a vicenda Alosa e Riden. 

Soffermiamoci un momento sui personaggi. Alosa Killigan è la nostra protagonista e, come ogni protagonista di un libro YA che si rispetti, ci verrebbe voglia di prenderla a sberle in ogni capitolo. Praticamente perfetta sotto ogni aspetto, Alosa è una Mary Poppins violenta e sporca di salsedine, con cui è quasi impossibile avere un confronto alla pari. Tricia Levenseller ci fa capire come dovizia di particolari che la sua Alosa è una pirata imbattibile, mai in difficoltà, sempre con la soluzione in tasca. Alosa non è mai ingannata o presa di sorpresa, perché spetta a lei ingannare e sorprendere. Peccato che i personaggi con troppa spina dorsale e troppe poche debolezze, a lungo andare, diventino insopportabili. Le basi per lo sviluppo del personaggio ci sono, specialmente se consideriamo il suo difficile rapporto con il padre, il re dei pirati, ma forse dovremo attendere il sequel per approfondirli. 

Se Tricia Levenseller dice di essere un’accanita amante di I pirati dei Caraibi noi tutti siamo pronti a crederle sulla parola, perché il personaggio di Riden secondo me è perfettamente modellato su quello del Will Turner di Orlando Bloom. Riden è un pirata gentiluomo, che non ha molta voglia di fare battaglie ed assaltare navi, ma è pronto a tutto per sostenere suo fratello, il capitano della nave su cui è il secondo. Figlio anche lui di un pirata di stirpe nobile, Riden ha molti conflitti interiori da risolvere, che verranno animati dalla presenza di Alosa. Ma dove si spezza il labile confine tra lealtà e desiderio?

Purtroppo non c’è molto da dire su ciò che fa da contorno al rapporto tra Riden e Alosa. Il personaggio del re dei pirati deve ancora essere approfondito, così come sarei curiosa di conoscere meglio il personaggio di Draxen. Però la voglia di scoprire come si evolverà la situazione tra Alosa e Riden mi spinge a non vedere l’ora di leggere il prossimo capitolo della saga (purtroppo ancora non uscito in Italia). Sicuramente Tricia Levenseller coglie nel segno a parlare ad un pubblico adolescenziale, perché le tematiche strutturali del libro sono: ricerca del proprio destino; affermazione di sé al di là della figura genitoriale; conflitto giovani generazioni-vecchie generazioni. 

La figlia del re dei pirati: ma come sono questi pirati?

Abbiamo parlato dei punti forti del libro. Per farne un breve recap: love story divertentissima, protagonista caricaturale, personaggi con conflitti interiori da risolvere e un mistero di fondo fitto di avventura. Ma, come quasi tutti i libri, anche La figlia del re dei pirati qualche difetto ce l’ha e non sono neanche pochissime le pecche che lo costellano. Innanzitutto, se siete appassionati di ambiente marinaresco, credo che dalle pagine di questo libro verrete un po’ delusi: l’ambientazione purtroppo è poco focalizzata sulla reale vita dei pirati e non ha nessuna pretesa di storicità. Ma stiamo parlando di un fantasy, ambientato in un mondo fantastico, quindi potremmo lasciar correre, giusto? Ni. Perché un po’ più di aderenza a quelli che erano effettivamente gli ambienti pirateschi, che abbiamo imparato a conoscere nei libri di storia, avrebbe fatto da collante alla storia e l’avrebbe resa decisamente più credibile.

Il grande limite di libri del genere (come è stato anche il limite di Fable di Adrienne Young) è che sono rivolti ad un target giovane, in quanto categorizzati come Young Adult. Questo implica che non vengono usate parolacce o termini volgari, non compaiono scene esplicite di nessun tipo e tutto è in generale ammantato di una patina opaca di spensieratezza. Non si arriva mai a grandi picchi drammatici. Un libro che parla di pirati mi fa pensare a scurrilità, terrore, promiscuità, violenza e brutalità. Invece c’è molto poco di tutto ciò. Però, secondo me, Tricia Levnseller è stata brava ha trasformare questa mancanza quasi in un punto di forza: la comicità che riveste le pagine di La figlia del re dei pirati giustifica la mancanza di tragico e pone tutto sotto una luce estremamente parodica

Insomma, La figlia del re dei pirati è un sì o è un no?

Come quasi tutti i libri, anche nel caso di La figlia del re dei pirati la risposta a questa domanda è: dipende. Se state cercando un libro estremamente leggero, che vi faccia fare tante risate e vi faccia affezionare ad una storia d’amore piena di tensione e battibecchi, allora Tricia Levenseller ha scritto il romanzo adatto a voi. La figlia del re dei pirati è un libro che si beve come un bicchier d’acqua: scorrevolissimo, anche grazie alla sua scrittura estremamente semplice e dinamica, vi farà passare qualche ora (magari sotto l’ombrellone) in totale assenza di noia. Inoltre, questo primo capitolo è una preparazione al secondo, che dovrebbe contenere un’avventura incredibile in pieno stile Jack Sparrow. Vi dico solo che c’è il frammento di una mappa e un’isola di tesori da ritrovare! 

Se invece detestate i libri incentrati quasi totalmente sulla love story e siete abituati ad apprezzare una scrittura di caratura ben più elevata, probabilmente troverete questo libro molto insoddisfacente. Insomma, se solitamente non leggete Young Adult e il vostro autore preferito è Tolstoj, potreste trovare La figlia del re dei pirati poco adatto a voi. Dal canto mio, essendo una lettrice che divora sia Young Adult che Tolstoj, il libro mi ha divertita, intrattenuta e fatto passare un paio di pomeriggi nella totale spensieratezza, che, diciamocelo, in estate ogni tanto ci vuole! 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *