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La Congregazione Reale di Sua Maestà di Juno Dawson, la recensione

La Congregazione Reale di Sua Maestà di Juno Dawson, la recensione

Il 12 marzo 2024 Oscar Vault, il fidato segugio sempre a caccia di fantasy per Mondadori, ha portato nelle librerie italiane La Congregazione Reale di Sua Maestà dell’autrice best sellers Juno Dawson. Conosciuta in Italia per i suoi Carne da macello, Questo libro è gay e Questo libro è trans, tutti pubblicati dalla Oscar Vault, Juno Dawson questa volta si cimenta con il genere dell’urban fantasy, raccontando una storia che ha come protagoniste forse le creature magiche più queer di sempre: le streghe.

Di cosa parla La Congregazione Reale di Sua Maestà?

Questo titolo maestoso e l’esuberante fucsia fluo della copertina scelta da Mondadori ben sintetizzano quello che il lettore andrà a trovare all’interno del romanzo. La Congregazione Reale di Sua Maestà è una storia multi pov che ha come protagonista un gruppo di amiche che, coincidenza vuole, sono anche delle potenti streghe. Niamh, Helena, Ciara, Elle e Leonie si conoscono da quando erano bambine. Insieme hanno affrontato l’ingresso all’interno della Congregazione Reale di Sua Maestà (CRSM), organizzazione di streghe fondata da Anna Bolena che, collaborando segretamente con il governo britannico, protegge l’Inghilterra dalla minaccia dei demoni. 

Insieme hanno anche combattuto una guerra civile che ha causato lutti e traumi a tutte loro. Sono cresciute unite per poi prendere strade diverse. Niamh, dopo la guerra e la perdita del marito, si è ritirata per fare la veterinaria; Elle si dedica alla sua famiglia e alla scoperta della sua figlia adolescente di essere a sua volta una strega; Leonie si è distaccata dalla Congregazione per fondare una coven tutta sua, la Diaspora, più inclusiva per le persone nere e queer; Helena è addirittura diventata capo della CRSM. Ma nel momento in cui le veggenti della CRSM profetizzano l’imminente arrivo dell’Apocalisse, preannunciata dal sorgere della Creatura Immonda, i destini delle cinque streghe si intrecciano in una nuova guerra, la quale stavolta rischia di trasformare il loro rapporto per sempre. Specialmente perché Helena crede che la Creatura Immonda abbia deciso di presentarsi sulla Terra nei panni di una ragazza trans adolescente, Theo, dotata di un potere immenso e portatrice sana della cosa che più di tutte terrorizza la CRSM: il cambiamento.

Un romanzo in cui la villain è J.K Rowling?

La Congregazione Reale di Sua Maestà è un romanzo che ha generato subito molte chiacchiere su di sé. Pare infatti che questo libro sia la risposta di Juno Dawson alle affermazioni che J.K Rowling ormai da qualche anno lancia sui suoi profili social contro le donne trans, categorizzandosi come TERF (trans-exclusionary radical feminist), termine che indica quelle attiviste femministe, tra cui J.K Rowling è oggi l’esponente più famosa, che escludono le persone trans dalle loro rivendicazioni sulla parità di genere. Helena, villain del romanzo, si categorizza come TERF nel momento in cui assume la radicale e irremovibile decisione che una persona trans, per quanto possa definirsi una donna, non sarà mai una strega. Non sarà mai una vera donna.

“Some white women struggle to see past their own oppression,’ Leonie said. ‘Look at the fucking suffragettes. Did they campaign for the rights of Black women? Or poor women? Did they fuck. Like, I get it, to be a woman in the patriarchy is inherently traumatic.”
― Juno Dawson, Her Majesty’s Royal Coven

Attraverso l’espediente narrativo della stregoneria, Juno Dawson inserisce in una trama urban fantasy un messaggio chiaro, cristallino e diretto di inclusività. Le parole che pronuncia Helena per avvalorare la sua tesi, contrapposte all’esperienza narrata da vicino di Theo, immediatamente fanno comprendere a chi legge quanto l’ideologia di Helena sia sbagliata, crudele, limitante e limitata. Theo ha la caratteristica di avere un immenso potere e nel mondo magico di Dawson sono solo le streghe donne a possedere una magia così forte. Gli stregoni esistono, ma sono molto più deboli. Helena preferisce credere che Theo sia uno stregone posseduto da un’apocalittica creatura demoniaca (altrimenti come giustificare il suo potere?) invece che accettare il fatto che Theo sia una strega proprio come lei, come Niamh e come tutte le altre componenti della Congregazione. Helena crede questo perché si ferma al fatto che, secondo lei, una donna è definita in quanto tale solo dal suo corpo. Interessantissima la domanda che Niamh rivolge ad Helena in una loro scena di dialogo, la quale, parafrasando, suona più o meno come “Tu ti senti donna solo perché possiedi una vagina?”.

Un libro che parla di energia femminile

Interessante di La Congregazione Reale di Sua Maestà è il modo in cui Juno Dawson ci presenta le sue protagoniste indiscusse: le streghe, le quali non sono altro che donne. All’interno del libro ci vengono mostrati tantissimi tipi di donne: anziane, madri, figlie, donne gay, donne trans, donne nere, donne asiatiche, donne bianche etero cisgender, donne non binarie. Questa multiforme rappresentazione del femminile si lega a stretto giro con la rappresentazione della magia, intesa come un’energia ancestrale che deriva dalla terra e dalla dea Gaia. Si sottolinea in questo modo come la fondamentale componente dell’essere donna non sia nel corpo, nel modo di vestirsi, nella superficie, ma nell‘interiorità, nell’energia femminile che ogni donna custodisce intrinsecamente. 

La Congregazione Reale di Sua Maestà è un fantasy riuscito?

Oltre alle importanti tematiche che Juno Dawson porta sul piatto della bilancia, l’autrice riesce a costruire allo stesso tempo un romanzo fantasy ricco di colpi di scena e che vi terrà costantemente con il fiato sospeso. Se è una storia dinamica e action quella che state cercando, scritta in modo asciutto, con protagoniste carismatiche e tantissimi riferimenti alla cultura pop, La Congregazione Reale di Sua Maestà potrebbe essere la vostra prossima lettura da fare sotto l’ombrellone. 

“Mum, you’re freaking me out. You’re not a witch. You shop at Next.”
― Juno Dawson, Her Majesty’s Royal Coven

Non trattandosi di uno Young Adult, poiché le protagoniste hanno tutte più di trent’anni, La Congregazione Reale di Sua Maestà non si risparmia battute scurrili e sagaci, momenti che rasentano l’horror, tematiche che colpiscono allo stomaco e che sono scritte in tutta la loro crudezza. Non manca neanche un barlume di spicy! In generale, affrontando questo libro vi ritroverete tra le mani una storia tosta, diretta, tutta da divorare, con un ritmo martellante e colpi di scena continui. La scrittura di Juno Dawson è super cinematografica (l’autrice ha sceneggiato anche lo spin-off della BBC di Doctor Who, Doctor Who: Redacted) e leggendo La Congregazione Reale di Sua Maestà vi sembrerà di essere immersi nella puntata di una serie TV che mescola Streghe e Good Omens

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