Fable, pirati e young adult possono stare insieme?
Negli ultimi anni, oltre a maghi, streghe, vampiri e licantropi, un’altra “creatura” ammantata di leggenda ha conquistato i cuori di giovani lettrici e lettori, dando vita a filoni narrativi destinati a diventare cult: sto parlando dei pirati. Velieri che solcano i sette mari, ciurme piene di rum e violenza, avventure al limite dell’impossibile! Questi sono gli elementi che ci aspettiamo di ritrovare in un romanzo che ha come centro focale bucanieri e corsari. Fable, di Adrienne Young, uscito per Oscar Vault il 23 maggio 2023, in teoria pone sul piatto aspettative alte e si getta a capofitto proprio in questa ambientazione, difficile da rendere scampando alla banalità e all’inefficacia narrativa. Sarà riuscito Fable a rispettare gli standard fissati? Oppure si tratta di un buco nell’acqua (presumibilmente creato da un’ancora)?
Fable, tra mascalzoni e pirati cuccioloni
Fable è una ragazza di appena 17 anni, con alle spalle un passato burrascoso. Quando era appena quattordicenne, suo padre, Saint, uno dei pirati più temuti dello Stretto, l’ha abbandonata su un’isola piena di violenti criminali, prendendo poi il largo per non tornare mai più. Senza capire la ragione di quel gesto crudele, Fable affronta la sua vita sull’isola scampando ogni volta alla morte, correndo mille pericoli e affinando le sue capacità di apneista, professionisti che si calano nelle profondità marine per recuperare gemme preziose. Tutto nella vita di Fable si riduce ad un obbiettivo: ritrovare suo padre e prendere finalmente il suo posto nel suo equipaggio. Le cose sembrano andare secondo i piani quando Fable riesce a guadagnarsi un passaggio sulla Marigold, nave mercantile capitanata da West, ombroso marinaio che sembra nascondere qualcosa alla ragazza.
Pronta a intraprendere il suo destino, Fable scoprirà che il mondo è ben più complicato di quanto si fosse immaginata e che, oltre alla cruda violenza a cui è stata abituata, nasconde insidie ben più pericolose: segreti, tranelli, strategie di cui lei è del tutto all’oscuro. Riuscirà questa sua ingenuità a farla soccombere ad un sistema che non comprende fino in fondo? Oppure la sua forza e la sua schiettezza si riveleranno dei punti di forza in questa battaglia che ben presto si rivela molto più grande di lei?
Possono pirati e young adult stare insieme?
Abbiamo detto che i libri che hanno come protagonisti i pirati presuppongono alcuni elementi più o meno imprescindibili: violenza, uso di alcol, scurrilità e tante altre cose che negli YA, libri destinati ad un pubblico adolescenziale, vengono spesso omesse. Che poi ormai il termine “Young Adult” sia un po’ uscito dai suoi binari iniziali è chiaro a tutti: anche Sei di Corvi è definito uno Young Adult ma di certo non si tratta di un libro che risparmia ai suoi lettori e lettrici scene forti e concetti brutali.
Fable, invece, ha tutto l’aspetto di uno YA che nella sua etichetta si ritrova perfettamente. Non vi sono presenti le tipiche sfaccettature oscure della vita del marinaio, le scene di violenza sono poche e non troppo impattanti e anche tutta la componente erotica e promiscua che ci aspetteremmo di trovare in un porto del 1700 viene meno. Questo, tuttavia, limita l’esperienza di lettura? Sì e no. Adrienne Young, a mio parere, è molto brava a camminare sul filo del rasoio. La sua scrittura è estremamente dinamica, la trama ben costruita, per quanto molto semplice, e il romance (molto di sfondo) presente nel romanzo è uno slow burn che ti fa affezionare ai suoi protagonisti e non ti fa vedere l’ora di voltare pagina. Tuttavia, se questo libro fosse stato scritto per un target New Adult, avrebbe avuto tutto un altro sapore. Alla fine della lettura, infatti, pare che manchi qualcosa: dov’è il sangue, la passione, la crudeltà che film e romanzi ambientati sui velieri pirata mi hanno insegnato ad amare?
Purtroppo Fable ha il limite di appartenere ad un genere di narrativa che si sposa a fatica con le ambientazioni che intende rendere su carta. Leigh Bardugo in Sei di Corvi se l’è ben cavata rendendo “adolescenziale” solo l’età dei suoi personaggi, che dopo pochi capitoli già non risulta più credibile, considerando quello che fanno, cosa dicono e in che situazioni si cacciano. Tuttavia è largamente più apprezzabile un romanzo che si prende i suoi rischi pur di rimanere fedele all’ambientazione che vuole restituire di un romanzo che, invece, fa un passo indietro e non si esplora fino in fondo pur di conservare quella parvenza di “candore” più adatta ad un pubblico giovanissimo. Per farvi capire, in Fable non è presente neanche uno straccio di parolaccia: strano che marinai rudi e alticci non si facciano sfuggire neanche un’imprecazione, non trovate?
Punti di forza e punti deboli in Fable
Nonostante questo limite di fondo, Fable è un libro da buttare? Assolutamente NO! Ha certamente i suoi difetti, ma nonostante ciò conserva a piene mani i suoi punti di forza, che lo rendono un romanzo godibile. Andiamo a vedere insieme quali sono.
La scrittura di Adrienne Young è scorrevole ma non piatta. L’autrice riesce infatti a conferire a Fable, la sua protagonista, una certa rotondità e a farcela apprezzare, nonostante si tratti della classica eroina “YA”. Fable è un personaggio forte, con un background interessante, che la definisce in quanto persona ma lascia spazio anche ad un’ampia evoluzione. Le sue scelte sono comprensibili, giuste, anche se non brillano di originalità. Adrienne Young è brava anche a restituirci un libro abbastanza corale, dove vengono accennate personalità diverse in ciascuno dei membri della Marigold. Molto interessante è anche il personaggio di Saint, a cui tra l’altro è dedicato un romanzo spin-off che, tuttavia, non è ancora uscito in Italia, ma che personalmente attendo con ansia. Se siete amanti delle daddy issues, Saint sarà probabilmente il vostro personaggio preferito.
Altro punto a favore di Fable è la dinamicità della trama, sempre in evoluzione. Nel romanzo non sono presenti punti morti o capitoli noiosi, in cui non accade nulla. C’è sempre un pasticcio da risolvere o un’avventura da intraprendere, per quanto piccole siano. La trama generale non ci racconta nulla che non sia già stato raccontato, ma lo fa bene e questo va comunque apprezzato. Inoltre Fable è un libro molto fotografico, in cui riusciamo ad immaginare perfettamente le sue ambientazioni, nonostante Young non si dilunghi mai in descrizioni troppo approfondite. Lo stile dell’autrice è infatti asciutto e puntuale, lasciando molto spazio alla nostra immaginazione. Per Fable ci starebbe benissimo un adattamento cinematografico o magari la realizzazione di una serie TV.
Qualche punto debole e un po' di amarezza
Mi pare di avervi fatto ampiamente capire che Fable non è un libro perfetto, anzi. E infatti ci sono un paio di cose che mi hanno lasciato con l’amaro in bocca. Partiamo dal personaggio di West. West dovrebbe essere il coprotagonista di questa storia, in quanto love interest di Fable e capitano della Marigold. Purtroppo al nostro capitano dai capelli dorati viene dato veramente poco spazio, nonostante si tratti di un personaggio potenzialmente molto interessante! Adrienne Young lo relega un po’ sullo sfondo e purtroppo anche la sua storia d’amore con Fable rimane sciapa.
Il secondo tasto dolente, infatti, è proprio la componente romance. Nonostante io sia un’inguaribile romantica (dammi uno slow burn e un capitano maledetto e sono cotta), la storia d’amore tra West e Fable poggia su fondamenta instabili. I due si scambiano circa tre conversazioni significative in tutto il libro. West è il tipico personaggio che “non può amare” e Fable è attratta proprio dalla sua corazza impenetrabile, dai segreti sofferenti che i suoi occhi sembrano racchiudere. Visto che Fable è il primo libro di una dilogia, forse avrei aspettato ancora un bel po’ prima di vedere “cose fatte” tra di loro, che in questo modo risultano frettolose e non abbastanza sofferte e attese da noi lettori e lettrici. Spero che il prossimo capitolo di Fable ci darà un’immagine più complessa di West e che il suo rapporto con Fable andrà sempre più complicandosi, altrimenti la componente romance sarebbe stato preferibile ometterla direttamente.
Fable è un libro per chi sta cercando...
Ma quindi, in sintesi, questo libro lo consiglio oppure no? Dipende da cosa state cercando! Se, come pirati affamati di tesori, siete alla disperata ricerca di un romanzo scorrevole, che si lascia leggere in un paio di giorni, che intrattiene e sicuramente diverte con la sua leggerezza, allora Fable è il libro che fa per voi. Se invece siete alla ricerca di un romanzo maturo, in cui la componente “piratesca” è resa in maniera realistica e oscura, Fable potrebbe farvi rimanere profondamente delusi. A me leggerlo ha divertito molto e sinceramente non vedo l’ora di scoprire come andrà a finire la vita di Fable, considerando anche che il romanzo si chiude con un cliffhanger costruito ad arte!