La narrativa breve: racconti che lasciano il segno
Cosa rende un racconto breve così potente da rimanere impresso nella memoria, spesso più a lungo di un romanzo? La narrativa breve è una forma d’arte unica, capace di unire emozioni, idee e mondi interi in pochissime pagine. In un periodo in cui la frenesia spesso ci toglie momenti da dedicare alla lettura, i racconti rappresentano un’oasi di pace.
L'evoluzione della narrativa breve nel XIX secolo: tra fiabe, gotico e riflessione sociale
La narrativa breve nasce nell’Ottocento e tende a trattare un solo argomento. Dà la possibilità di leggerla senza interruzioni a differenza di un romanzo. Non molti lo sanno, ma questo nuovo modo di raccontare storie prende esempio dalle fiabe, un genere amato dai romantici. L.a fiaba incrocia il fantastico e le tradizioni con l’infanzia e la cultura folcloristica. Autori come i fratelli Grimm, Edgar Allan Poe e Anton Cechov hanno eletto a loro preferito questo nuovo genere letterario. Figli di questo nuovo genere sono racconti comeGiro di vitedi Henry James. È uno dei più inquietanti che ha scritto e qui mescola elementi del gotico con un’introspezione psicologica. Racconta la storia di una governante che si trova a dover prendersi cura di due bambini in una casa isolata, ma presto si rende conto che potrebbero esserci presenze spettrali.
Boule de Suif di Guy de Maupassant si può leggere nella raccolta Racconti Neri. Pubblicato nel 1880, questo racconto di Maupassant è uno dei più celebri della letteratura francese. Narra la storia di un gruppo di passeggeri, tra cui una prostituta, che si trovano prigionieri in una locanda. Durante il conflitto, la donna che è una figura marginale e disprezzata dalla società, si sacrifica per il bene del gruppo e cede alle pretese di un ufficiale prussiano per permettere loro di proseguire il viaggio. Il racconto non solo esplora le dinamiche del sacrificio, ma mette anche in luce le ipocrisie e le convenzioni morali della borghesia dell’epoca.
Un racconto breve non ha il lusso della lunghezza. Ogni parola conta, ogni frase deve contribuire alla costruzione di un’atmosfera, di un messaggio o di un’emozione. Questa essenzialità è la chiave del suo impatto. Autori come Shirley Jackson, regina dell’oscuro e dell’inquietante, ci insegnano che un racconto può racchiudere l’intero spettro delle emozioniumane. Prendiamo ad esempio La ragazza scomparsa, che raccoglie tre racconti usciti dalla penna geniale della Jackson. L’autrice è riuscita a creare un senso di mistero e disagio che avvolge il lettore.
Charlotte Perkins Gilman è un esempio di quella schiera di scrittrici e scrittori che hanno trovato nella forma breve la loro voce più incisiva. Gilman con i suoi racconti è riuscita a nascondere sotto un velo gotico una forte critica femminista. In Italia Abeditore ci ha permesso di leggere questi racconti in un unico volume, Il glicine rampicante.
Un altro grande autore di racconti è Ian McEwan. Certo è che nella sua lunga carriera ha scritto anche volumi più lunghi, ma riesce ad avere una potenza spietata quando decide di racchiudere le sue storie in poche pagine.
In Il giardino di cemento la critica verso la famiglia è molto forte. In Cortesie per gli ospiti la riflessione sul comportamento sociale e le convenzioni è incisiva e frizzante, mentre in Lo scarafaggio McEwan gioca con l’assurdo e ilsurreale per veicolare una critica sociale ancora più affilata. In tutti questi casi, McEwan utilizza la forma breve per concentrarsi su temi universali e umani con una scrittura che riesce a essere tanto più potente quanto più si fa essenziale.
La narrativa breve ha anche la capacità di riflettere sulla nostra società e sulle sue contraddizioni. Attraverso i racconti è possibile essere più diretti e fare delle critiche più forti, in grado di lasciare il segno.
Un esempio geniale di narrativa breve contemporanea è Parti e Omicidi di Murata Sayaka. Questo libro, che conta appena cento pagine, riesce a lasciare un segno profondo in chiunque lo legga. La premessa di Parti e Omicidi, il racconto omonimo che apre la raccolta, è disturbante: i “Gestanti”, dopo dieci parti, possono uccidere una persona a loro scelta. Un’idea che scuote, ma che, attraverso la narrazione, diventa una lente per esplorare temi come il controllo sul proprio corpo e il confine tra vita e morte. Altri racconti, come Triade, interrogano il lettore su temi complessi come il poliamore, mettendo in discussione le nostre idee preconcette sulle relazioni. Ogni storia raccontata da Murata Sayaka è una provocazione che costringe a riflettere e affrontare argomenti scomodi.
In un’epoca dominata dalla tecnologia è difficile ritagliarsi del tempo per qualcosa di anti virtuale. I racconti rappresentano una soluzione ideale per chi vuole leggere ma ha poco tempo. Nonostante la loro brevissima durata, lasciano spesso un’impronta indelebile, lo dice anche Fitzgerald!
Lasciate che l’ultima frase di un racconto sia come una porta che sbatte all’improvviso.
Francis Scott Fitzgerald
E per finire, altri consigli di lettura
Se vuoi immergerti nella narrativa breve, inizia con uno di questi racconti: La dama della chiatta e altri racconti di William Wymark Jacobs, La lotteria di Shirley Jackson, e La peste scarlatta di Jack London.
Scopri la magia che si nasconde tra le righe di una storia breve. Ti accorgerai che, a volte, bastano poche pagine per cambiare il modo in cui vediamo il mondo.