OPINIONISTA
Bussola Letteraria: guida al romanzo distopico

Bussola Letteraria: guida al romanzo distopico

Guida pratica al Romanzo Distopico e alle sue caratteristiche

Tra i romanzi che stanno riscuotendo più successo negli ultimi anni troviamo proprio il romanzo distopico, il quale ha regole precise, con personaggi ben caratterizzati, dalla personalità forte e delineata, e che per essere scritti necessitano di una buona dose di fantasia.  Andiamo quindi a vedere più nel dettaglio gli elementi che definiscono un genere tanto complesso quanto popolare tra il pubblico giovane e non, che racchiude da grandissime opere del passato, come la bibliografia di Philip Dick, a romanzi che hanno rivoluzionato la cultura pop degli ultimi decenni, come Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood o la saga di Hunger games.

Che cos'è il romanzo distopico?

Il romanzo distopico è, per definizione, un romanzo ambientato in una società spaventosa nella quale nessuno di noi vorrebbe mai vivere. 

Quasi sempre si tratta di una società reduce da conflitti o gravi catastrofi dopo le quali la popolazione si è incattivita, dove ognuno lotta per la propria sopravvivenza. Quella narrata nel romanzo distopico è quindi una realtà fantastica ma che, se la si guarda con più attenzione, ricorda molto ciò che accade nella realtà contemporanea. La particolarità di questo genere di romanzo di fatto è proprio questa: utilizzare una storia di fantasia per  denunciare le storture della società e del mondo attuali. Il lettore si rende infatti conto che tutto ciò che sembra inventato di sana pianta non è in realtà così lontano da quello che si trova a vivere ogni giorno. Potremmo dire che nel romanzo distopico la nostra realtà è fatta passare attraverso un prisma che ne deforma e ne amplifica difetti e inquietudini, lasciando tuttavia una base riconoscibile.  

Romanzo distopico: perché si chiama così e a chi dobbiamo la sua invenzione?

L’invenzione del termine “distopia” si deve ad un filosofo inglese, John Stuart Mill, e venne usata per la prima volta in parlamento. Distopico è un mondo governato da leggi politiche e convenzioni sociali indesiderabili, opprimenti e pericolose per il genere umano (e non solo), spesso di ambientazione futuristica. Il termine distopia è in contrapposizione con il termine utopia, che viene invece usato per descrivere una società idilliaca in cui regnano amore e uguaglianza, dove tutti i problemi vengono affrontati e risolti nel migliore dei modi. 

Romanzo distopico: le caratteristiche principali

La caratteristica principale del romanzo distopico è la trama, che dev’essere avvincente e ricca di elementi che tengono sempre alta l’attenzione. Il paesaggio, che all’apparenza può sembrare solo la cornice del racconto, è in realtà una parte importantissima della storia narrata in un romanzo distopico, ed è quindi descritta con grande attenzione e dovizia di particolari. Questa accurata descrizione ha anche la funzione di trasportare il lettore nell’ambientazione che l’autore ha immaginato e che sta raccontando. 

 

Nel romanzo distopico moralità ed etica sono valori che assumono nuove e inaspettate forme, dato che ognuna delle fazioni in gioco ha una visione molto soggettiva della realtà, e non c’è quindi un vero buono o un vero cattivo, poiché tutti hanno ragione in base al punto di vista da cui si analizza la situazione.  Proprio per questo motivo possiamo distinguere il romanzo distopico in due categorie: quello incentrato sul totalitarismo, e quello ambientato invece in un mondo post-apocalittico.  Altra cosa da precisare è che non sempre nel romanzo distopico è garantito un lieto fine. 

Romanzo distopico incentrato sul totalitarismo

In questa prima tipologia la storia è ambientata in un’epoca passata o futura, ma sempre caratterizzata dalla presenza di un regime totalitario, che viene spesso idolatrato dalla società. Non è possibile sfuggire o contestare le regole imposte e ci sono corpi di polizia speciale incaricati di mantenere l’ordine. Solitamente il protagonista inizia a porsi domande su quanto siano giuste le regole imposte e a pensare a come potergli sfuggire per vivere la vita come vuole e non come gli viene imposto. Un romanzo di questo tipo che vi consiglio di leggere è Quiete di Maria Claudia Sarritzu, che racconta di una società la cui vita viene completamente controllata da un’organizzazione, l’83, che sceglie per ogni cittadino l’anima gemella, il lavoro e persino la data della morte e il motivo per cui avviene in base a un algoritmo. 

Romanzo distopico ambientato in un mondo post-apocalittico

In questa seconda tipologia di romanzo distopico invece la società e il mondo in cui è ambientato sono reduci da una catastrofe, e i pochi sopravvissuti si battono per prevalere sugli altri, in una spirale di violenza. 

 

Un esempio di questa tipologia è Il signore delle mosche di William Golding, ambientato in un futuro non specificato dove è in atto una guerra nucleare. Durante il volo di un aereo che trasporta degli adolescenti in salvo, avviene un incidente e i superstiti, esclusivamente ragazzini, finiscono su un’isola deserta. In un primo momento decidono di organizzarsi come la società civile dalla quale sono appena scampati, organizzando regole e attenendosi ad esse. Ma la fame e la voglia di supremazia ben presto sconvolgeranno tutti gli equilibri. 

Romanzo distopico: qual è il suo scopo?

Lo scopo principale del romanzo distopico, oltre a quello di coinvolgere il lettore nelle sue trame avvincenti e cariche di colpi di scena, è quello di spingerlo alla riflessione. Mi spiego meglio: in questi romanzi spesso la società si trova in situazioni catastrofiche per colpa della stessa natura umana, per colpa del genere umano, che ha causato disastri ambientali oppure che ha permesso che un dittatore o un’organizzazione dittatoriale salisse al potere. La riflessione che ci invita quindi a fare è quella di stare attenti ai nostri gesti e a cambiare ciò che non va nella realtà, prima che gli scenari apocalittici raccontati nei romanzi distopici possano realizzarsi per davvero. 

Romanzo distopico: i personaggi

Il romanzo distopico non può essere definito tale senza la presenza di un grande protagonista. Ci tengo a precisare che spesso il vero protagonista del romanzo distopico non è un personaggio, ma l’ambiente in cui egli vive, senza il quale non sarebbe stato possibile lo sviluppo dell’intreccio narrativo. Naturalmente c’è la presenza anche di uno o più personaggi principali, e va specificato che nel romanzo distopico non c’è una netta suddivisione tra buoni e cattivi: il protagonista può usare violenza per far valere le ragioni dei più deboli, così come gli antagonisti possono avere improvvise crisi di coscienza prima di ordinare, ad esempio, una strage di innocenti. Nessuno è perfetto, chiunque può essere buono o cattivo in egual misura, proprio come nella società reale. 

 

In tutti i romanzi distopici, quindi, il protagonista non manca mai di chiaroscuri, ossia di aspetti negativi e di aspetti positivi. Di solito si tratta di un comune cittadino, magari appartenente alla fazione più discriminata della società, che prende coscienza delle ingiustizie e decide di reagire, e che, dal momento in cui la storia inizia e fino alla conclusione, deve vivere una serie di vicissitudini e compiere delle scelte, non sempre giuste. 

Alcuni consigli di lettura

Se siete curiosi di scoprire il genere, vi consiglio alcuni romanzi distopici che meritano di essere letti. 

1984 di George Orwell

È un romanzo distopico abbastanza famoso, ambientato in una Londra del futuro (un futuro visto dalla prospettiva dell’anno in cui venne scritto, nel 1949), il 1984 appunto, in cui il Grande Fratello controlla la vita di tutti e cancella dalla memoria tutti i singoli ricordi, sia personali che degli accadimenti storici. Il protagonista, Winston Smith, decide di ribellarsi a questa situazione e per questo motivo inizia a tenere un diario, ben consapevole del fatto che, se scoperto, potrebbe essere condannato a morte. 

Hunger Games di Suzanne Collins

È un romanzo distopico ambientato in un futuro post apocalittico, in cui la società è divisa in caste. Katniss Everdeen fa parte del distretto 12, uno dei più poveri, e per salvare sua sorella, che è stata selezionata per partecipare ad una competizione mortale, si offre al suo posto per prendere parte agli Hunger Games. Si tratta di giochi all’ultimo sangue, trasmessi in diretta televisiva: ogni distretto invia la sua coppia di campioni, un ragazzo e una ragazza, e, dopo una lotta all’ultimo sangue durante la quale si mischiano tecnologie e forza bruta, solo due dei candidati rimarranno in vita. Katniss combatte per salvare la sua vita e quella del suo amato ma anche per porre fine a questa pratica brutale, voluta dai più ricchi a scapito dei poveri. 

The Selection di Kiera Cass

È un romanzo distopico ambientato in un futuro lontano, in un Paese devastato dalla guerra e dalla fame, dove l’erede al trono seleziona la propria moglie grazie a un reality show spettacolare. Per molte ragazze la Selezione è l’occasione di una vita, l’opportunità di sfuggire a un destino di miseria e sognare un futuro migliore. Un futuro di feste, gioielli e abiti scintillanti. Ma per America è un incubo. A sedici anni, l’ultima cosa che vorrebbe è lasciare la casa in cui è cresciuta per essere rinchiusa in un Palazzo che non conosce. Perdendo così l’unica persona che abbia mai amato, il coraggioso e irrequieto Aspen. Poi però America conosce il Principe Maxon e le cose si complicano. Perché Maxon è affascinante, dolce e premuroso. E può regalarle un’esistenza che lei non ha mai nemmeno osato immaginare… 

Anna di Niccolò Ammanniti

È romanzo distopico ambientato nella Sicilia del futuro, dove un virus chiamato Rossa ha ucciso tutti gli adulti e risparmiato solo i giovani. Anna, una ragazzina di 13 anni, cerca di proteggere suo fratello più piccolo, Astor, impedendogli di uscire di casa e raccontandogli storie di mostri e dinosauri. Quando, però, una banda di ragazzini lo rapisce, Anna dovrà affrontare il mondo per riuscire a salvarlo. Anna è l’esempio del connubio tra il romanzo distopico e la tematica del viaggio: una protagonista si mette in cammino alla ricerca di suo fratello, affrontando milioni di pericoli in una natura impervia e in un mondo che si sta sgretolando. 

Fake News di Andrea Besi

Altro romanzo distopico che mi sento di consigliare è Fake News di un autore emergente, Andrea Besi. È ambientato in un futuro prossimo. Il protagonista, Eugene Macklews, è un redattore di un canale televisivo fatalmente consacrato alle fake news. Vive e lavora in un grattacielo, dove da anni tutte le redazioni dei network televisivi del mondo si sono segregate per poter realizzare telegiornali no-stop. In cattività perenne, giornalisti e presentatori producono e mettono in onda notizie sempre meno credibili e sensate. Fra tutti gli abitanti del grattacielo, Eugene è l’unico a provare imbarazzo nei confronti del suo ruolo e a desiderare di uscire. Vorrebbe conoscere la vera realtà contingente, emanciparsi dall’alienazione che contraddistingue tutti i suoi colleghi. Il romanzo descrive un mondo futuro consacrato alla menzogna e allo spregio della realtà documentata. Ridicolizza l’informazione che si contamina con l’intrattenimento e la presunzione dei giornalisti che credono di sapere che cosa il pubblico desidera sapere. La critica insita nel romanzo acquista una dimensione filosofica e sociale senza mai smarcarsi da un’ironia grottesca di fondo. Io ho iniziato la lettura da poco e devo dire che mi ha già conquistata e incuriosita, oltre ad avermi offerto moltissimi spunti di riflessione.

Lettrici e lettori, spero di avervi incuriosito con questa bussola letteraria tutta dedicata alle distopie! Se non eravate fan di questo genere letterario, magari avrete voglia di fare un altro tentativo con uno dei romanzi che mi sono sentita di consigliarvi, anche se la produzione letteraria legata a questo genere è infinita. Per motivi di spazio, abbiamo tralasciato tantissimi titoli interessanti (tra cui l’ultimo libro di Veronica Roth uscito per Mondadori, Poster Girl, di cui trovate la recensione cliccando qui), ma vi assicuro che quello distopico è un genere vastissimo in cui sono certa troverete il libro che fa al caso vostro. Per leggere lo scorso appuntamento della nostra rubrica Bussola letteraria, incentrato sul romanzo storico, cliccate qui. Ci vediamo alla prossima Bussola!

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