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Tutto quello che so sull’amore, la recensione

Tutto quello che so sull’amore, la recensione

Esistono libri pensati e realizzati unicamente per una generazione? A quanto pare sì, esistono, forse non sono tantissimi, ma è il caso di Tutto quello che so sull’amore di Dolly Alderton, edito Rizzoli.

Già sulla copertina è scritto “il nuovo cult di un’intera generazione”, un ottimo e calzante commento sulla biografia memoir di Alderton, giornalista americana che racconta il suo rapporto con l’amore a partire dagli anni del liceo fino ai suoi, odierni, trent’anni. Io e lei, Dolly Alderton, apparteniamo a due generazioni differenti: lei è una millennial che vive i magici, sfrenati anni ‘90; io sono nata nel 2003, appartengo alla generazione Z, la stessa generazione che guarda al passato con un nostalgico romanticismo di qualcosa che non si è mai vissuto e nel mentre lotta per un futuro migliore.

La trama di Tutto quello che so sull'amore

Dolly Alderton, in Tutto quello che so sull’amore, racconta la sua adolescenza, ricca di party, successi, sogni infranti e baci eterni, musica a tutto volume, incontri di una notte e amicizie infinite. E’ una normale adolescenza, un comune “diventare grandi”, che l’autrice narra con destrezza e simpatia, raccontando le sue avventure erotiche e non, senza mai risultare volgare o di troppo: è come ascoltare la sorella maggiore che ti invita ad imparare dalle sue esperienze, per essere una persona migliore. Condivide la propria storia per puro spirito di piacere nel condividere, vuole a vivere la vita come meglio possibile, con tutto quello che comporta.

Un libro che racconta di sé alla generazione Z

Una sorella maggiore che avevo già sentito altre volte, ma non per questo non ho ascoltato con invidia e ammirazione contemporanea: Dolly si racconta, permette agli eventi di scivolare dai suoi ricordi e ricostruirsi su carta, senza vergogna dei suoi errori e dei suoi sbagli. Probabilmente l’avere già sentito questa storia l’ha resa, per me della generazione Z, meno speciale e originale, mi è mancata la scintilla di novità ma la giornalista con Tutto quello che so sull’amore non vuole fare colpo su nessuno raccontando la meraviglia della sua vita, la sua è appunto stata una vita normale, ma vuole semplicemente raccontarsi, raccontare la sua più grande avventura: crescere e diventare grande.

Tutto quello che so sull'amore, un manuale sulle complessità delle relazioni

Dolly Alderton ti racconta il suo essere diventata adulta, di come passava ad innamorarsi su Messenger e a quella volta che si è innamorata di un uomo più grande di lei solo parlandogli al telefono, racconta di quando è fuggita a New York per staccare un pò dalla normalità e ancora della sua bellissima amicizia con Farly, probabilmente il più grande amore della sua vita. La loro amicizia sembra uscita da un film, un’amicizia dove si sa esattamente quanti cetriolini l’altra voglia nel panino, l’una è sempre pronta a correre con l’altra, non importa la battaglia Dolly c’è sempre per Farly e viceversa.

Tutto quello che so sull’amore è però un manuale d’amore, un romanzo sull’amore e sulle sue complessità: è impossibile sapere cosa sia davvero l’amore, ma si può imparare a viverlo, a conoscerlo e renderlo proprio. Dolly Alderton impara a poco a poco cosa sia l’amore, ogni volta che si è innamorata è stato un momento di crescita e apprendimento, le storie e le relazioni del suo passato l’hanno resa la persona che è oggi.

Perché leggere questo memoir?

La bellezza di Tutto quello che so sull’amore è nella straordinaria capacità di Dolly Alderton di uscire dal tracciato narrativo, con inserti preziosi come ricette culinarie e salti temporali che permettono di ricostruire sempre di più la vita amorosa di Dolly e tutto quella che gira attorno: le amicizie che vanno e vengono, quelle che restano, le case da scoprire e tinteggiare e le lauree irraggiungibili e i traguardi professionali. Con Alderton si ride e si piange, ci si ritrova tra le pagine di un memoir quanto più personale e sincero possibile, quasi che il lettore invada la privacy dell’autrice leggendo il suo diario segreto.

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